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FUTURO

Chi siamo

Il FuturFestival è nato nel dicembre 2009 per celebrare il centenario del Futurismo, radunando più di 7.000 persone all'Oval Lingotto e dando vita alla «festa di Capodanno più apprezzata d'Italia».

L'anno successivo FuturFestival ha collaborato alla produzione della festa ufficiale di Capodanno all'aperto di Torino presentando Groove Armada, Juliette Lewis e altri artisti di fama internazionale per celebrare la designazione della città a Capitale Europea della Gioventù.

Nel dicembre 2011 FuturFestival ha presentato l'esclusiva italiana di Bloody Betroots, con la partecipazione speciale di Tommy Lee alla batteria.

Nel giugno 2012 si è evoluto nel primo festival estivo diurno italiano, con il nome di Kappa FuturFestival, che prende il nome dal noto marchio sportivo, il cui presidente ha suggerito Parco Dora come location perfetta. Nel 2013 il KFF si è consolidato come il formato di musica elettronica urbana più amato in Italia ed è entrato nella Top 5 dei festival estivi europei.

Nel 2015 KFF è stato il primo formato italiano a introdurre la tecnologia cashless per acquistare beni e servizi al Festival tramite una carta fedeltà.
Nel mese di gennaio 2016 Il New York Times lo ha consigliato come evento imperdibile dell'anno. Dal 2016 riceve il patrocinio della Commissione Europea, una prima volta per il suo settore in Italia. Nel 2017 KFF ha registrato il 26% delle presenze dall'estero, un nuovo record, contando 62 nazionalità tra i 45.000 partecipanti.
Nel 2018 l'area del Festival si espande e viene costruito un quarto palco. Il pubblico è cresciuto fino a raggiungere i 50.000 partecipanti, di cui il 35% dall'estero (+74% rispetto al 2017), provenienti da 87 nazioni (+40% rispetto al 2017), un nuovo record del settore. L'edizione 2019 ha registrato 60.000 partecipanti da 102 paesi e lo straordinario riconoscimento ai DJ Awards come miglior festival internazionale. Nel 2020 il formato digitale Kappa Futur Tribute ha registrato 665.000 visualizzazioni e una copertura di 1,3 milioni di utenti.
Nel 2022 il Festival estende il programme a 3 giorni e stabilisce un nuovo record con 85.000 partecipanti provenienti da 105 paesi. Nel 2023, il Festival presenta un ricco programma diurno distribuito su 3 giorni e un programma notturno con 13 eventi collaterali, che attireranno 100.000 partecipanti da 118 nazioni. Il Festival è stato inoltre votato da DJ Mag come l'11° World Best Festival.
FUTURO

Storia

Torna indietro nel tempo ed esplora la storia del Kappa FuturFestival. Il nostro viaggio ci porta attraverso un decennio di musica, momenti indimenticabili e l'evoluzione di un evento rivoluzionario. Ripercorri le pietre miliari, gli artisti e le storie che hanno reso il nostro Festival quello che è oggi.

La città

Torino

Torino è la città più profonda, enigmatica e bella, non solo in Italia, ma nel mondo. Giorgio De Chico

Quando si è nella città di Torino, ciò che colpisce immediatamente sono i suoi dintorni, con le imponenti cime alpine che ne circondano l'orizzonte. Il capoluogo piemontese si presenta come una città dal fascino singolare: gli imperatori l'hanno attraversata, vi sono sorti regni e fu così che il potere le lasciò i suoi segni indelebili. Torino oggi è una metropoli che guarda al suo passato guardando al futuro, con l'ambizione di una città che, da piccolo villaggio della Regione Piemonte, è diventata la capitale di un regno e di una nazione, per poi diventare la capitale dell'automobile e del cinema.

Il sapore di Torino è la moderazione dei nostri giorni che incontra il lusso residuo del suo periodo di massimo splendore del XVIII secolo. Ha un aspetto di giovinezza e vitalità, visti i suoi numerosi locali, dai bar alle cantine, che proliferano in tutti i punti, a cominciare dal suo centro, Piazza Castello.

I palazzi che hanno fatto la storia di questa capitale subalpina sono il fulgido splendore della città; questo non è solo il cuore del Regno di Savoia ma il teatro dell'Unità d'Italia. Per non parlare della residenza dei re e dei nobili di una certa epoca.

Ottieni indicazioni
La posizione

Parco Dora

Il progetto Dora Park è il risultato di un bando di gara internazionale lanciato nella primavera del 2004; la gara d'appalto si è aggiudicata il gruppo guidato da Peter Latz, autore del parco post-industriale nel bacino della Ruhr, e composto da Socio Latz+, Studio Pession Associato e Studio Cappato. Il gruppo di lavoro ha progettato un parco che alterna aree strettamente naturalistiche, costituite da ampi prati e spazi alberati, ad altre più antropiche, che mantengono una forte relazione con gli elementi preesistenti, conferendo loro nuove funzioni.

È il primo parco post-industriale italiano, dove archeologia industriale, aree verdi, arte, sport e cultura si uniscono per restituire ai cittadini**** gli spazi dell'industria pesante. Il tratto distintivo del parco è senza dubbio l'immenso magazzino delle ferriere, il complesso di acciaierie dove la Fiat produceva la materia prima per i componenti delle automobili. Al di sotto, è stata creata un'enorme piazza attrezzata con uno skate park e campi da gioco, che a volte ospita eventi; solo i pilastri in acciaio e le pareti in cemento delle altre acciaierie sono stati conservati per formare un grande giardino post-apocalittico. Sullo sfondo ci sono le torri di raffreddamento dell'ex centrale termica, dove giovani artisti di strada internazionali lasciano il segno. Di fronte alla Fiat Ferriera c'era la centrale Michelin, ora completamente sostituita da prati, alberi e piste ciclabili: l'unica sopravvissuta è una grande torre di raffreddamento ad alta temperatura da 30 metri.

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